Incipit
Crudi, toccanti e reali, i miei lavori mirano a catturare l’umanità nella sua vera essenza, trasmettendo un’estetica che va oltre la semplice apparenza. Come artista, mi vedo come un intermediario empatico tra il soggetto ritratto e lo spettatore, cercando non solo di riprodurre i miei soggetti, ma di comprenderli nella loro profondità nascosta. Inserisco un tocco personale che esprime la mia visione interiore, creando un dialogo interpersonale tra il soggetto e lo spettatore, che riesce a vedere oltre l’aspetto esteriore “normale”. Desidero che lo sguardo del fruitore trascenda il piano pittorico, penetrando nella psiche del soggetto ritratto. Vorrei che il pubblico fosse commosso e affascinato dalle mani espressive, dai volti pensierosi e dalla carne che sembra calda al tatto.
Aspiro a infondere nei miei ritratti la pulsante vitalità dei soggetti, con i loro flussi di coscienza, esperienze passate, sentimenti e introspezioni. Cerco anche di catturare il movimento e la vitalità sotto le pieghe ondulate dei vestiti. Per me, questa è la vera realtà:
preservare le emozioni e le espressioni sfumate che emergono dalle persone che dipingo. La mia padronanza della pittura a olio, unita alla mia abilità nel disegno, mi consente di rappresentare fedelmente ciò che vedo. Questo è evidente nei toni della carne che riesco a ottenere, grazie alla sovrapposizione di strati trasparenti di pittura a olio che formano un intricato reticolo di vene, sangue e pelle. La luce penetra attraverso questi strati, riflettendosi e infondendo al soggetto una luminosità autentica. Il mio intento è controllare la pittura a olio in modo che diventi un mezzo trasparente tra il soggetto e lo spettatore. L’aspetto tecnico del mio lavoro non è un fine in sé, ma uno strumento per raggiungere l’esperienza desiderata dello spettatore. Le contraddizioni nel mio lavoro oscillano tra rappresentazione e trasformazione, realtà e astrazione, cercando sempre di mantenere un equilibrio che renda giustizia alla complessità della vita umana.