Autoritratto a settant’anni
Autoritratto eseguito a olio su cartone telato nel mese di Gennaio 2024. Dimensioni 25×35.
A settant’anni mi sento ancora in forma, ma più che forma fisica la mia è una forma mentale che con il passare del tempo dovrebbe sempre migliorare se non ci si lascia travolgere dagli acciacchi fisici, dalla mancanza di interessi e maggiormente se si ha la fortuna di aver ereditato un buon codice genetico.
Guardandomi attorno e pensando al mio atteggiamento verso la vita mi è venuto abbastanza spontaneo questo componimento poetico dal titolo: “Vecchio! E’ ancora presto”
Vecchio, è ancora presto per te,
Non è ancora il tuo momento.
E’ dal ’73 che ogni giorno, all’alba,
Ti sento bussare alla mia porta,
Porti un cesto colme di rancore,
Imprecazioni, rabbia, dolore.
Ma, non è ancora il tuo momento, vecchio,
Ho tante cose da fare oggi,
Come ieri, come domani,
E non ti permetto di entrare.
Ti ho scacciato più volte,
Ma tu, ostinato, continui a bussare,
Vorresti prendere il mio posto,
Disturbarmi con la tua nostalgia
Di tempi belli ormai passati.
Hai fatto male i tuoi calcoli,
Sono ancora attivo, vibrante,
Forte e capace.
La giovinezza è uno stato dell’anima,
Una mentalità, un’intelligenza,
L’età non conta, Vecchio.
Lotterò ancora per non farti entrare,
Anche se mi aspetti ad ogni angolo,
Con le tue lamentele e invidie,
Non prenderai il sopravvento.
Ti fingi amico,
Ricordando vecchie angosce,
Traumi passati, dolori ricorrenti.
Malattie incombenti
Ma sei l’anticamera della morte
Ti ignoro, vecchio brontolone,
Pieno di rabbia e rancore
privo di coraggio. Vecchio!
Che non credi che ogni tempo
È solo oggi e oggi è una bella giornata
Oggi è il nostro tempo Vecchio,
E il nostro tempo è piacevole,
Persino divertente,
Se sai come usarlo,
Se sei soddisfatto delle tue realizzazioni,
E mantieni sogni e aspirazioni
Come nel lontano ’73.
Vecchio, aspetta ancora un po’,
Non è ancora il tuo momento.
E forse non lo sarà mai.
Molto interessante, mantenersi giovani mentre il corpo invecchia